Patmos una guida completa dell’isola

Patmos, dove storia, bellezza e tranquillità si incontrano

L’isola di Patmos tra le piccole del Dodecaneso, è un territorio particolarmente bello, aperto alla natura e, soprattutto, la sua vocazione religiosa gli ha consentito lo sviluppo di un artigianato preciso sulle icone, figure sacre e libri. Ma si trovano anche ricami, sculture, ceramiche e disegni tradizionali cuciti su tessuti diversi.
Tutto, qui, è un po’ sacro e un po’ profano: da un lato la figura di San Giovanni e la famosa Grotta dell’Apocalisse che già sono il motivo principe per cui raggiungere Patmos; dall’altra le spiagge, che stuzzicano i sensi, sono incantevoli, le acque turchesi e il paesaggio sempre armonioso, iconico con i suoi Mulini a Vento.
Su quest’isola non c’è una grande città eppure è nella lista dei Patrimoni Unesco. Vuoi scoprire con noi di quale luogo si tratta? Continua a seguirci.

 

Introduzione a Patmos

Questa destinazione si può considerare una meta di pellegrinaggio, una di quelle isole in cui -essendoci un punto di attrazione molto importante- arrivano fiumi di persone per visitarla.
Un luogo intenso, evocativo di un’altra epoca, immersivo e abbracciato dalla tranquillità delle sue acque azzurre. Non c’è una movida intesa, si va a cena fuori, si beve un bicchiere di Ouzo, si guarda il tramonto e poi il sorgere del sole. È una culla primitiva in cui riscoprire il senso del tempo e delle piccole cose.
La Natura, fatta di suggestivi panorami e incredibili orizzonti, protegge come un tesoro prezioso le casette bianche spruzzate di rosso bouganville, i monasteri e le chiese, e poi le 365 cappelle sparse su tutta l’isola, tante come i giorni dell’anno.

Parlavamo poi del suo lato religioso: la storia di Patmos è fortemente legata alla figura del Santo Giovanni che vi venne esiliato su ordine dell’Imperatore Domiziano. Da quel momento, qualcosa cambiò profondamente il destino dell’isola: fu proprio in questo luogo che l’Apostolo ebbe delle visioni che lo portarono a scrivere l’Apocalisse, l’ultimo dei 27 libri del Nuovo Testamento.

 

PATMOS-VISTA-DALL-ALTO-CASE-BIANCHE-CHE-SI-APRONO-AL-MARE-TRA-ROCCE-E-VEGETAZIONEPatmos dall’alto

 

Importanza storica di Patmos

San Giovanni, dunque, visse a Patmos per diversi anni e qui nacquero quelle pagine che ancora oggi suscitano grande curiosità e che, però, sono di difficile interpretazione.
Prendono il nome di “Apocalisse” e volevano essere di incoraggiamento alle sette chiese dell’Asia Minore affinché resistessero alle persecuzioni, con la promessa di una Gerusalemme celeste.
Le pagine vengono attribuite a San Giovanni perché nel testo egli stesso si cita come tale, ma vi sono stati -nel corso dei secoli- diversi dubbi sull’appartenenza o meno -delle sacre scritture- alla sua mano.
Tuttavia, “Patmo” è riportata fedelmente all’inizio del Testamento.
Oggi, i fedeli -ma anche gli studiosi e i turisti- amano raggiungere la famosa Grotta dell’Apocalisse dove una parte della storia antica è maturata.
Durante il periodo bizantino l’isola cadde nell’oblio e fu abbandonata. Almeno fino a quando l’Imperatore bizantino Alessio Comneno non ne fece dono al monaco Christodoulos il quale pensò bene di costruirvi un Monastero intitolato a San Giovanni Il Teologo.
Si riaccese così quella fiamma che poi ci ha consegnato un frammento storico importante.

 

Attrazioni e luoghi di interesse a Patmos

Il Monastero di San Giovanni il Teologo venne eretto in cima alla collina e somiglia più a un castello fortificato che a un luogo di culto cristiano. Occupa il suolo dove un tempo nasceva il Tempio dedicato alla dea Artemide.
Negli interni si riscopre tutto quel valore artigianale depositatosi su antiche icone, su affreschi e libri. E ti ritroverai a camminare tra cortili e terrazze, cappelle riccamente decorate, colonne di marmo e arte sacra.
L’imponente struttura è circondata dalla bianchissima Chora, un borgo che cresce tutto intorno alle pendici della collina e crea un effetto di contrasto con il colore cupo delle mura merlate.
Questi due elementi architettonici, Monastero e Chora, con i Mulini a Vento di Patmos sono diventati Patrimonio Unesco nel 1999. Ecco svelato dunque il bene appartenente all’Umanità.

Scendendo 43 gradini si entra nel luogo sacro per eccellenza, la Grotta dell’Apocalisse. Sopra, e tutto intorno, sorge il Monastero dell’Apocalisse, eretto per accogliere i pellegrini. All’interno è rimasta intatta quella dimensione in cui Dio si mostrò al Santo e gli parlò attraverso tre fessure nella roccia. Si possono ancora vedere il cuscino di pietra su cui San Giovanni riposava il capo, il sostegno a cui si aggrappava per staccarsi dai libri di preghiera e la pietra che usava come scrivania. I fedeli poggiano una mano lì per trovare un contatto con quella storia rivoluzionaria che ha cambiato le sorti del mondo. All’esterno c’è un bosco sacro, silenzioso, che aspetta i tuoi passi.

Un’altra meta spirituale dell’isola è senza dubbio il famoso “Kalikatsous”, la cosiddetta Roccia di Grikos. Si tratta di un masso in mezzo al mare, nella baia di Grikos, appunto, che oltre alle sue fattezze, quasi fantastiche, è considerato avere dei poteri speciali. Quindi, un tuffo fino a lì, non solo ti farà scoprire questi poteri magici, ma anche una vista mare spettacolare.

 

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Roccia di Grikos – Foto: Hotel Silver Beach

 

Esplorare la bellezza naturale di Patmos

Patmos, inutile dirlo, proprio per questa composizione antica e la sua posizione privilegiata raccoglie intorno a sé paesaggi mozzafiato, cartoline di un mondo diverso. La natura è la padrona di casa e ti offre l’unicità di camminarci dentro. Ci sono percorsi che vale la pena di fare a piedi, ti porteranno a toccare il cielo con un dito. Tipo per esempio un’escursione fino al Monte Profitis Ilias, il punto più alto dell’isola, una visione spettacolare che forse ci fa comprendere perché San Giovanni ricevette le parole di Dio proprio qui, davanti a questo paradiso terrestre.

 

Le tranquille spiagge di Patmos

E, ovviamente, la natura si respira anche sulle spiagge di Patmos che sono tranquille e incontaminate.

  • Psili Ammos è sabbiosa, non facilissima da raggiungere, per questo anche poco affollata. Ma una volta lì, il tragitto varrà la fatica. Le tamerici la abbracciano e formano delle rigeneranti chiazze d’ombra. Una taverna fa capolino in questa oasi ma non è un miraggio, tuttavia porta con te il necessario per bere e mangiare, potresti non trovarlo sempre aperto.
  • Petra è una spiaggia di ciottoli, molto trendy e vivace, frequentata anche la sera, il beach bar la trasforma in location per aperitivi. C’è inoltre la possibilità di fare sport acquatici e, poco distante, puoi raggiungere una grotta che fa da finestra sul mare. Uno scatto qui vale più di mille sorprese.
  • Lampi è una spiaggia che ti da subito un bel colpo d’occhio, i sassi sono infatti tutti colorati e questo la rende speciale e instagrammabile.
  • La baia di Grikos, oltre alla roccia magica è stata inserita sul sito delle baie più belle del mondo, una semplicità lagunare che offre scorci indimenticabili. Sia di giorno, affondando i piedi nella sabbia che di sera, guardando le stelle e mangiando dell’ottimo pesce nella taverna Plefsis, dove il tramonto ti farà da scenografia per momenti romantici. Un’esperienza locale top.

 

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Mangiare in riva al mare alla Taverna Plefsis

 

Attività e avventure a Patmos

C’è una spiaggia, tra le altre, in cui puoi divertirti moltissimo ed è la spiaggia di Kambos.
Qui, si può salire sui famosi tubi e sfrecciare in acqua velocissimi, cavalcando il mare; oppure noleggiare i pedalò e godersi la costa lentamente, oppure ancora si possono praticare diversi sport tra cui wakeboard, wakeskating, windsurf, sci nautico.
Il bello di questa isola è che si può girarla in bicicletta ma ci si può anche imbarcare per raggiungere le spiagge o per approdare nele isole vicine, Arki, Marathi e Lipsi, note con il nome “Le Lipsi”.
Qui si rifugge per godersi le spiaggette remote, per bere un caffè o un drink in un posto speciale, per mangiare del pesce fresco nelle taverne e rilassarsi con un bicchiere di ouzo ghiacciato.

 

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Patmos e tanto mare

 

Cucina locale e opzioni di ristorazione a Patmos

Le spiagge disabitate garantiscono il riparo sicuro per caprette e agnelli e sono orti a cielo aperto in cui far crescere le verdure di stagione. A Patmos si produce il miele locale, si mangia il pescato del giorno, grigliato o marinato, si raccolgono le erbe selvatiche per condire sapientemente i piatti.
Da queste parti si mangiano i fiori di zucca ripieni di riso o feta greca; i calamari ripieni di riso, uvetta e pinoli, le melanzane fritte, il formaggio di capra, i dolci con noci e miele, la torta di formaggio e le paste fritte.
La mattina parte con delle colazioni greche da leccarsi i baffi!

 

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La Colazione all’Aktis Hotel

 

Un ristorante in cui mangiare a Patmos?

Nella baia di Grikos c’è il Ristorante dell’Apocalisse, dove mangiare l’insalata di tonno fresco, condita con mele, curry e cetrioli; il gelato alla senape piccante, il gelato all’amaretto, la mousse di cavolo, e un dolce particolare in cui si riscoprono i sapori dell’anice e del rum nero, si chiama il Galaktoboureko.

 

Opzioni di alloggio a Patmos

Hotel di lusso o Appartamento in stile isola: dove vuoi alloggiare? Skala o Chora? Oppure un altro luogo più speciale… quale soggiorno ti piacerebbe fare?

Ti proponiamo queste diverse strutture:

  • Patmos Aktis Suite & Spa è un 5 stelle, posizionato direttamente sulla spiaggia di Grikos, un ambiente romantico e rilassante in cui combinare le proprietà terapeutiche dell’acqua nella Spa interna. (Vista dall’alto: Foto di Copertina)
  • Patmos Paradise Hotel, è un 3 stelle, una struttura che si trova su una collina a pochi metri dalla spiaggia di Kambos, anche qui il relax è garantito, così come la calda accoglienza
  • Silver Beach Hotel è un 2 stelle, sempre affacciato sulla baia di Grikos, è circondato da palme e una vegetazione che le da un tocco esotico ed esperenziale.

 

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Relax al Patmos Paradise Hotel

 

Consigli di viaggio per visitare Patmos

  1. Dei posti così fuori dal tempo non sono immensi, anzi, sono piccole nicchie nel mondo. Allora per fare una vacanza a Patmos bisogna prenotarsi per tempo.
  2. Essendo un luogo religioso, soprattutto, quando si visitano i monasteri è bene indossare un abbigliamento consono: quindi le donne devono coprire le spalle e portare una gonna lunga, gli uomini i pantaloni lunghi.
  3. Per girare l’isola puoi affittare una bicicletta, oppure un’automobile, fare escursioni a piedi, oppure munirti di un quod, adatto per guide avventurose. Ricordati di fare il pieno di benzina, l’isola non offre tanti distributori.
  4. Se invece vuoi arrivare sulle spiagge in barca puoi farlo ma, visto che la vita sull’isola scorre lenta e le spiagge vengono prese d’assalto dopo le dieci del mattino, ti suggeriamo di programmare dei blitz all’alba. Così puoi godere appieno della pace che si respira e avere solo per te, per almeno un oretta, quei piccoli scrigni dorati.

 

Conclusioni e riflessioni finali

Patmos ti catturerà con la sua atmosfera d’altri tempi, rifugio romantico, religioso e spirituale. Ricco di storia e con paesaggi indefinibili tanto sono belli. La natura qui è un richiamo per pochi eletti, e la Grotta dell’Apocalisse sicuramente per chi crede. Ma Patmos è un’isola ricercata, che sa accogliere e ti fa vivere una Grecia autentica. È il posto perfetto per te?

 

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