PREZZO PER PERSONA
1 PERSONA € 2.196 - in camera singola
2 PERSONE € 1.122 - in camera doppia
3 PERSONE € 821 - in camera tripla
4 PERSONE € 656 - in 2 camere doppie
6 PERSONE € 512 - in 3 camere doppie
8 PERSONE € 414 - in 4 camere doppie
da Aprile ad Ottobre
Tutti i giorni
A Vergina, l'antica capitale macedone Aigai, in seguito abbandonata per Pella, avrete modo di ammirare i resti archeologici del Palazzo Reale di Macedonia del III sec. d.C., ricco di importanti mosaici e stucchi decorati e la famosa Necropoli con più di 300 tumuli (molti risalenti all'XI secolo). E' qui nella necropoli che nel 1977 l'equipe guidata dal Professore Manolis Andronikos fece l'importantissima scoperta della tomba reale verosimilmente attribuita a Filippo II, nonostante ci siano ancora dubbi in proposito. Lo scheletro fu rinvenuto intatto; era custodito in un sarcofago d'oro, decorato nella parte superiore con l'emblema macedone della stella a 16 punte, chiamato “il Sole di Vergina”, che potrete ammirare nel Museo. Nella tomba fu rinvenuta inoltre la meravigliosa corona d'oro, costituita da 313 foglie di quercia e 68 ghiande, del peso di 717 kg, conservata anch'essa nel Museo. Nel sito si conserva anche il Teatro, vicino al Palazzo, ma molto più antico di esso, che si trova nel luogo dove la tradizione vuole che sia stato assassinato Filippo II nel 336 a.C.
Pella si trova vicino al confine con la repubblica della Macedonia slava. Qui nacque Alessandro Magno. Fondata intorno al 270 a.C. da re Archelao I, che fu un grande mecenate e che vi trasferì la corte reale. Il palazzo reale venne decorato dal pittore Zeusi (il più autorevole del V secolo a.C.) e da altri meno noti. Euripide, qui scrisse tragedie quali le Baccanti e Archelao; Aristotele fu l’istitutore di Alessandro Magno. Con Filippo II, padre di Alessandro, Pella assunse un ruolo ancora più importante, tanto da divenire la capitale della Macedonia.
Il suo antico passato si respira attraverso l’area archeologica, dove si trovano i reperti più importanti, quali i mosaici di ciottoli, del IV-III sec. a.C. conservati nel museo, che rappresentano scene di caccia al leone, un grifone che attacca un cervo e Dioniso che cavalca una pantera. L’agorà e gli edifici circostanti, le colonne ioniche, mentre l’acropoli, invece, si erge su di una collina ad ovest della città.
Anfipoli è un'antica città greca, situata sul fiume Struma (una volta Strimone) in una regione fra Tracia e Macedonia, distante dal mare circa 4,5 km, aveva il suo porto in Eione, alla foce del fiume. Un'ansa di esso proteggeva la città da tre lati: solo verso oriente essa rimaneva scoperta e perciò da questo lato c'erano delle lunghe mura che, da nord a sud, univano fiume a fiume. La città era a forma di terrazza ed era ben visibile sia dal mare sia dal continente. Pare che vi fosse dapprima un borgo, detto Nove strade , occupato dagli Edoni. Un primo tentativo di stabilirvi una colonia, fatto da Aristagora signore di Mileto in Asia nel 497 a. C., fallì, un secondo fatto da Atene fallì tragicamente anch'esso. Solo nel 437 una nuova spedizione ateniese riuscì a mettere saldamente piede in Nove Strade, scacciò gli Edoni, e fondò la città col nome di Anfipoli, quale città cinta dal fiume. Nel 421 lo spartano Brasida vinse contro gli Ateniesi ma trovò comunque la morte. Il trattato di pace stabiliva la restituzione di Anfipoli ad Atene, ma la città riuscì a rimanere autonoma. Cresciuta infine la potenza del regno macedonico, Anfipoli passò sotto quel nuovo dominio, e non se ne staccò più fino alla caduta della Macedonia. Sotto il dominio di Roma, Anfipoli divenne la capitale della Macedonia.
L’antica città di Filippi si trova nella Macedonia orientale, nel nord della Grecia. Intorno alla metà del IV secolo a.C., dopo la conquista dell’antico insediamento di Crenides da Filippo II di Macedonia (nel 356 a.C.), la città prese il nome proprio dal re macedone che la fece ingrandire e fortificare allo scopo di farne un centro minerario. Conquistata dai Romani nel 168 a.C., la città divenne celebre sopratutto per essere stato il teatro della storica omonima battaglia, combattuta nel 42 a.C., la quale oppose le truppe dei triumviri guidate da Ottaviano e Marco Antonio alle forze dei cospiratori e assassini di Giulio Cesare. L’esercito dei repubblicani Bruto e Cassio fu vinto, e Ottaviano, divenuto successivamente “Augusto”, eresse la città al rango di colonia: la Colonia Augusta Julia Philippensis. Filippi fu la prima città d'Europa ad essere evangelizzata da San Paolo. Fu inoltre un’importante centro fiorente anche in epoca bizantina. Tuttavia, la città venne occupata dai Latini durante la Quarta crociata e, in seguito, fu abbandonata. Oggi Filippi è uno dei siti archeologici più importanti nella Grecia settentrionale. Gli scavi hanno portato alla luce numerosi monumenti, mettendo in evidenza la lunga storia e l’evoluzione della città dall'epoca ellenistica al periodo tardo bizantino. Dell’epoca antica e medievale si conservano importanti resti che offrono un panorama di arte e architettura sia antica che paleocristiana; tra di loro, l'acropoli e tratti delle mura di Filippo II, un teatro, un tempio e alcune basiliche.
Kavála si affaccia sun un filare di palme e ha un castello in cima a un colle che si erge sopra la pittoresca città vecchia chiamata Panagía. Essendo un importante porto per i trasporti marittimi per le Isole dell'Egeo nord-orientale e in particolare per Thásos, Kavála ospita molti viaggiatori di passaggio. Tuttavia merita di essere esplorata con attenzione: il grandioso acquedotto lasciato dal sultano ottomano Solimano il Magnifico (sul trono dal 1520 al 1566) e la fortezza bizantina ripagano ampiamente la visita. La moderna Kavála corrisponde all'antica Neapolis, il porto di Filippi. Il suo cittadino più noto in epoca moderna è stato il pascià ottomano Mehmet Ali (1769-1849), che avrebbe poi fondato l'ultima dinastia reale d'Egitto. Ali è passato alla storia per aver ordinato alla sua flotta di musulmani egiziani di massacrare decine di migliaia di greci cristiani su isole come Kássos e Psará durante la guerra d'indipendenza. L'evento è ricordato ancora oggi ogni anno sulle isole, ma la residenza del pascià è stata trasformata in un boutique hotel di extra lusso.
Visita guidata del sito archeologico di Dion, città sacra degli antichi macedoni, situata ai piedi del Monte Olimpo. L'area, anticamente dedicata al culto di Zeus, conserva ancora oggi un'atmosfera mistica. A Dion Alessandro Magno si recò in preghiera prima di partire per la sua leggendaria conquista dell'Asia. Dopo la visita del sito archeologico e del museo, sosta nel villaggio tradizionale di Litochoro, dove si avrà tempo libero a disposizione per il pranzo (non inlcuso) e per fare una passeggiata fino alle pendici del monte. A seguire rientro a Salonicco.
PREZZO PER PERSONA
1 PERSONA € 2.196 - in camera singola
2 PERSONE € 1.122 - in camera doppia
3 PERSONE € 821 - in camera tripla
4 PERSONE € 656 - in 2 camere doppie
6 PERSONE € 512 - in 3 camere doppie
8 PERSONE € 414 - in 4 camere doppie
- 2 pernottamenti a Salonicco città, hotel 4* in camera doppia con prima colazione e cena inclusa (mezza pensione)
- Trasporto con autista privato e veicolo dotato di aria condizionata per le visite da programma
- Guida professionale autorizzata in italiano per le visite da programma
- Voli da e per l'Italia
- Pasti e bevande non indicati
- Trasferimento da e per l'aeroporto di Salonicco
- Mance
- Ingressi ai siti archeologici e museo da regolare in loco
- Tassa di soggiorno locale da regolare in hotel in loco
- Spese di carattere personale e tutto quanto non indicato
- Biglietto d'ingresso al sito di Pella € 8 per persona
- Biglietto d'ingresso al sito di Vergina e Museo € 15 per persona
- Biglieto d'ingresso al sito di Filippi € 6 per persona
- Biglietto d'ingresso al Museo di Anfipoli € 6 per persona
- Biglietto d'ingresso al sito di Dion € 8 per persona
Rodi
2 giorni/1 notte
Salonicco
4 ore
Atene
5 giorni/4 notti
Atene Pireo
8 giorni/7 notti