Pella e Vergina escursione privata

Pella e Vergina legate dai Re Macedoni, ma chi è stata capitale per prima? Cosa è stato ritrovato di così importante a Vergina?

Apella

Pella e Vergina non distano molto da Salonicco, e nemmeno tanto dal Golfo Termaico. Pella è conosciuta per aver dato i natali ad Alessandro Magno ed anche per essere stata, sotto il suo comando, un centro nevralgico importante. Da questo il nome “Apella”, cioè luogo di cerimoniale dove prendere decisioni. Quando fu fondata aveva l’affaccio sul mare, poi il mare deve essersi ritirato facendola diventare entroterra. Un terribile terremoto, purtroppo, la rase al suolo. Un fatto naturale che fermò la sua crescita. Molto del suo passato è rintracciabile nel sito archeologico.

La città natale di Alessandro Magno

Pella e Vergina un po' si somigliano. Hanno entrambe in comune storie di Re e soprattutto il ruolo, discusso, su chi fosse stata la prima capitale macedone. Pella e Alessandro Magno sono due facce di una stessa medaglia, è a lui che si deve il grande patrimonio accumulato, anche se gran parte delle ricchezze vennero depredate dai Romani. Puoi però camminare intorno ai mosaici di grande valore e ammirare l’Agorà; perderti in quel quartiere che un tempo era occupato da botteghe e laboratori. Il Museo Archeologico di Pella, invece, è un racconto di oggetti: maschere, corone, armi, ceramiche.

Verghina

Nell’arrivare a Vergina ti piaceranno i dintorni: dei bei boschi di faggio si distendono per chilometri. Questa cittadina è strettamente legata alla famiglia macedone e, un ritrovamento -tra i più importanti del Novecento- ne ha sancito il ruolo di prima capitale nell’antichità. “Verghina” era una leggendaria regina, che morì suicida nel fiume Aliakmone per evitare di essere presa dai Turchi. Nel 1977 dal sottosuolo di Vergina emerse la Tomba di Filippo II, il padre di Alessandro Magno. Il corredo integro: armatura, monili, offerte. E le ossa del re, poste in uno scrigno erano appoggiate su un letto d’avorio. Quindi emersero le altre Tombe Reali e tutto intorno si è innalzato un vero e proprio museo per conservarne il grande valore.

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