I nuovi protocolli in Grecia a partire dal 15 marzo allentano un po’ il carico per i passeggeri, via il dPLF per entrare in Grecia e le mascherine all’aperto sul territorio greco
Cosa è cambiato:
I nuovi protocolli per entrare in Grecia, dal 15 marzo 2022, prevedono che il passeggero non debba più né compilare, né esibire il dPLF, ovvero il Passenger Locator Form, il modulo che doveva essere presentato insieme al Certificato UE di Covid digitale.
Ciò significa una semplificazione delle procedure di ingresso in Grecia a cui si affianca da domani, 5 marzo, anche l’aumento della capienza nei bus turistici fino al 100%.
Ovviamente restano valide: l’utilizzo delle mascherine in ambienti chiusi e la ventilazione degli stessi.
Ultima modifica del 21 Marzo 2022
E’ stata varata anche la regolamentazione per quanto concerne l’utilizzo delle mascherine all’aperto: dal 21 Marzo non sono d’obbligo negli spazi all’aperto.
Restano di utilizzo negli spazi al chiuso, aree interne pubbliche.
Cosa bisogna avere per entrare in Grecia
Il passeggero (dai 5 anni in poi) non è soggetto ai test e alla quarantena se ha un Certificato EU Digital Covid (Green Pass) che attesta che:
– si è sottoposto a ciclo completo di vaccinazioni (3 dosi) da almeno 14 giorni. Il certificato con 2 vaccinazioni ha una validità di 6 mesi; con la terza dose (booster) al momento non è attenuto ad alcuna scadenza
– È guarito da COVID-19 negli ultimi 180 giorni (valido dal 14° giorno successivo al tampone positivo)
Restano altresì valide le regolamentazioni precedenti all’ultimo decreto. Qualora non si fosse in possesso di Green Pass, dato da una delle due condizioni sopra descritte, bisogna allora dimostrare di essere negativi con:
– Test molecolare (PCR, entro le 72 ore dalla partenza)
– oppure Test antigenico rapido (entro le 24 ore dalla partenza)
Le direttive del Ministero della Salute greco
Si tiene a precisare che il Ministero della Salute ha richiesto alle strutture ricettive con più di 50 camere di instaurare una collaborazione con medico o struttura sanitaria che possano intervenire al bisogno.
Inoltre ha previsto:
– guanti monouso per il personale addetto alle pulizie e per gli addetti alla zona cucina
– che gli ospiti di dette strutture ricettive siano esentati dall’utilizzo di guanti monouso durante il buffet ma resta obbligatorio l’utilizzo del liquido disinfettante.
– che si torni alle tovaglie classiche nella sala Ristorante e all’igienizzazione delle stanze qualora si presentasse un caso COVID confermato.
Un consiglio prima di partire:
Prima di partire è sempre bene che il passeggero rammenti di potersi trovare nella condizione di contrarre il virus in viaggio. Quindi di risultare positivo al COVID-19 e non poter rientrare in Italia, se non prima di aver trascorso un periodo di quarantena: sia il passeggero risultato positivo che i propri compagni di viaggio.
E che questo periodo di isolamento potrà dirsi chiuso solo una volta negativizzati.
Al momento di pianificare un viaggio è bene stipulare un’assicurazione in grado di coprire l’emergenza COVID. Noi ti forniamo ogni dettaglio.
Cosa serve per il rientro in Italia
Per rientrare in Italia il passeggero deve compilare:
– il dPLF (digitale o cartaceo)
e presentare:
– l’EU Digital Covid (Green Pass) che attesta che si è vaccinati, o guariti da COVID-19, oppure che si è in possesso di tampone molecolare o antigenico rapido negativo.
Nel caso mancasse una qualunque delle condizioni sopra il passeggero verrebbe sottoposto a quarantena cautelativa di 5 giorni presso il proprio domicilio con obbligo di test molecolare o antigenico al termine del periodo.
* Non sono interessati da queste norme e da queste limitazioni la Città del Vaticano e la Repubblica di San Marino.
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