Creta è un’isola varia, c’è il mare, ci sono i siti archeologici, quelli naturalistici, la notte e il giorno divertimento puro

Cosa scegliere di vedere

Cosa vedere a Creta non è la domanda più corretta, ma quanto tempo ci vuole per visitarla. È vero che è un’isola ma c’è davvero tanto da approfondire. Oltre che, ovviamente, rilassarsi, godersi la natura e il mare.
È un’isola in cui hanno vissuto civiltà dal grande respiro culturale, i minoici e poi i micenei. Un luogo in cui si è scritto un pezzo di storia della resistenza nazionale.
Creta attrae per molteplici aspetti, sta a te scoprire quali ti piacciono di più.
Noi ti portiamo in tour virtuale per lasciarti immaginare cosa potresti fare a Creta.

Il Palazzo del Minotauro

Partiamo da Knossos. Il Palazzo di Cnosso è stato un edificio imponente al tempo dei minoici, la residenza dei reali, il centro nevralgico da cui si diramavano gli aspetti religiosi, commerciali e finanziari dell’isola.
Il sito archeologico di Knossos non è il complesso originale. Sir Arhur Evans, l’archeologo che ha sovrinteso i lavori di scavo e la ricostruzione, ha creato un nuovo assetto tentando di restituirle il valore che era andato sepolto.
Anche se il luogo non è fedele all’antico Palazzo, il sito archeologico di Knossos è indubbiamente interessante, ci riporta indietro nel tempo, sulle tracce dei minoici.
Questo luogo è stato teatro di un’importante evento della mitologia. Ricordi il Minotauro? La storia di questo uomo per metà toro che uccideva i giovani dell’isola? All’interno del Palazzo, il re Minosse fece costruire un labirinto per rinchiuderci il Minotauro. La leggenda racconta del coraggioso Teseo che sfidò il labirinto e con il filo tenuto da Arianna riuscì ad uccidere l’uomo-toro e a trovare la strada per tornare indietro.

Cose da vedere a Creta il Palazzo di Knossos Foto di Torsten Ritschel da Pixabay

Palazzo di Knossos Foto di Torsten Ritschel da Pixabay

Tra le cose da vedere a Creta: il Disco di Festo

Un altro palazzo, fatto costruire dal fratello minore del re Minosse, Radamante, è il Palazzo di Festo. Non ha la subito la stessa ricostruzione di Knossos quindi restituisce meno dettagli del prima, ma da qui è emerso il famoso Disco di Festo.
Un disco di terracotta il cui significato e compito sono tutt’ora un mistero. Perché venne costruito? Non lo sappiamo. Ma tra le cose da vedere a Creta questo di certo merita la tua attenzione.
Studi recenti, portati avanti dal Dr Gareth Owens, esperto di grafologia minoica, hanno dato una connotazione al retro del disco. Il fronte era stato precedentemente associato ad una dea incinta, il retro si ricollegherebbe a una dea che tramonta.
Sul disco sono incisi 241 simboli, 61 parole e 18 versi e somigliano a sonetti ordinati per rima. Sei parole parlano di luce e sei di tramonto, altre parole sono una valorizzazione della Dea.

Le città da vedere a Creta

Contaminazioni a Rethymno

Spostiamoci a Rethymno. Una cittadina dall’aria veneziana con mescolanze turche. Due simboli dell’una e dell’altra influenza sono racchiusi nella Fortezza e nella Moschea di Neratze. Il tuo sguardo prenderà possesso della quiete, dell’atmosfera distesa che si irradia. La Fortezza si affacciata sul mare e diventa un tutt’uno con il Porto, le imbarcazioni che galleggiano morbide. La Moschea, che in epoca veneziana era una chiesa cattolica, si impone come ottomana grazie al Minareto. Oggi è il luogo ideale per eventi, concerti, rappresentazioni teatrali.
I vicoli di Rethymno sono piccoli e graziosi. Fiori che incorniciano portoni, porte blu, pareti e vicoli bianchi, taverne all’aperto, odore di cucina greca e di mare che corrono dappertutto. La sensazione tipica della Grecia, anche se questo abitato in particolare, è un’opera italiana.

Faro di Chania Cosa vedere a Creta Foto di Albrecht Fietz da Pixabay

Faro di Chania Cosa vedere a Creta Foto di Albrecht Fietz da Pixabay

Concerie e vita di mare a Chania

Da una cittadina-gioiello a un’altra, ti portiamo a Chania. Un quartiere di Chania, la Tabakaria, un tempo ospitava le Concerie ottocentesche, e era un luogo di grande pathos. Oggi è un diventato una meta turistica, di incontro, ci sono vetrine con oggetti in pelle che rimandano al ruolo che aveva questo quartiere. E ci sono le antiche abitazioni degli acconciatori, che sono state trasformate in ristoranti romantici. Queste sono strettamente collegate al mare da una serie di scalette che scendono sulla spiaggia, e hanno una interessante architettura industriale.
Delle cittadine da vedere a Creta, Chania è senza dubbio la più bella. Anche qui si sono alternati veneziani e ottomani. Anche qui ritroviamo il loro passaggio nelle cose che restano. La moschea Yali Tzamisi, ad esempio. Un gioiello che domina la costa con la sua gigantesca cupola circondata da sette cupole più piccole. Un luogo diventato nel tempo sede espositiva di mostre.
Sempre sulla costa svetta il Faro Veneziano, detto anche “egiziano” perché furono gli egiziani a ricostruirlo dopo che era andato distrutto.  Il faro si trova di fronte al luogo più frequentato di Chania, il Porto veneziano, la piazza Santrivani, il cuore della città vecchia; e alla Fortezza Firkas dove venne issata la bandiera dell’autonomia di Creta.

Monastero di Arkadi Foto di Nick Rogdakis da Pixabay

Monastero di Arkadi Foto di Nick Rogdakis da Pixabay

Baluardi storici

Terminiamo cosa vedere a Creta con i Monasteri, anche se ci sono tante altre situazioni interessanti da approfondire, tra spiagge e vita notturna. Ma promettiamo di raccontartele con un’altra storia.
I Monasteri, dicevamo. Il Monastero di Arkadi è famosissimo. Lo avrai di certo ritrovato nel libro Il Mandolino del Capitano Corelli. Questo fu il baluardo della resistenza greca contro la dominazione turca. All’interno c’è un Museo che ha raccolto le testimonianze, le armi di quell’epoca, e traccia il grande valore degli uomini del posto che si fecero esplodere piuttosto che consegnarsi al nemico.
L’altro è il Monastero di Toplou, cioè il “monastero dei cannoni”. Era la miglior fortificazione veneziana dell’isola di Creta. E questa, durante l’occupazione turca, divenne rifugio per ricercati; durante la seconda guerra mondiale, il fortino di resistenza nazionale. Un luogo simbolo, carico di storia e di lacrime.