Santorini cosa fare: di certo la noia non è contemplata in questa isola, quindi ci affacciamo dalla Caldera da punti diversi, ti conquisterà ogni scorcio
Meta da sogno
Santorini cosa fare? Seguici in questo tour dei punti salienti.
Santorini è un’isola che non avrebbe bisogno di presentazioni perché è famosa, ricercata, le fotografie nei cataloghi e quelle online parlano di un luogo perfetto. Case bianche, tetti blu, vicoli straordinariamente belli, bouganvillea arrampicate, e un affaccio sul mare che profuma di spensieratezza.
Ma non fermarti in superficie. Santorini è anche la Caldera, con la sua storia di eruzioni e di grandi cambiamenti. Quella parte di isola collassata su sé stessa e che ha originato uno degli scenari più belli di sempre. Santorini è l’Assyrtico, il vino figlio dei venti e della salsedine che è di moda sorseggiare guardando uno degli straordinari tramonti.
Partiamo da Oia
E a Santorini cosa fare se non accendere tutti i sensi, andarsene in giro da una parte all’altra dell’isola per scoprirne gli angoli nascosti?
E allora entriamo nell’intimità di questa dea del mare.
Ti portiamo a Oia, per esempio. Sulle sue terrazze, o alla ricerca della famosa cupola blu, diventata una delle immagini iconiche più moderne di Santorini, oppure nel Museo Navale che narra dell’antica vocazione marinara dell’isola.
In questo piccolo “quartiere” di pace si rintracciano due chicche famose in tutto il mondo:
- le rovine del Castello di Agios Nikolaos, di maglia veneziana, il cui nome deriva da una minuscola chiesa scolpita nella roccia.
- la libreria Atlantis, nominata tra le migliori al mondo e non solo per il notevole giacimento di libri di ogni lingua e tipologia ma anche per la magia del suo arredo fiabesco.
Una piccola leggenda
Al fascino di Oia vanno aggiunti i mulini a vento, che svettano tra i caseggiati bianchi, e la Chiesa di Panagia Platsani che ha uno strano aneddoto. La chiesa nacque dentro un vecchio castello per via di una tavola raffigurante la Vergine Maria. Questa, rinvenuta in mare da un pescatore, continuava a sparire dall’altare e riappariva sulle mura del castello. Così gli abitanti decisero di costruirvi intorno le mura di una nuova chiesa. La Panagia Platsani, appunto.
Foto di nextvoyage da Pixabay
Santorini cosa fare: guardare le albe e i tramonti
Sul cratere
Percorrendo il dorsale verso la punta sud dell’isola incontriamo Imerovigli, un involucro di case cicladiche a cui si alternano hotel e suite prettamente contemporanei. Imerovigli è il punto più alto del famoso cratere collassato, ed è senza dubbio la location ideale per osservare il tramonto.
Da questi terrazzamenti è possibile vedere la punta di Skaros, uno sperone di roccia resiliente, ultima rappresentanza di una vecchia fortezza.
Campane simbolo
Continuando il nostro itinerario virtuale ti portiamo sul tetto dell’isola, a Firostefani. Un villaggio minimale, ormai inglobato alla più grande Fira, la cui aria, pregna dell’odore fortissimo di zolfo del vulcano Nea Kameni, ti farà vivere un’emozione particolare. Anche qui troviamo, affacciata sul mare, una chiesa, quella della Vergine di Agios Thodoris. La facciata gialla, e i tre archi di campane svettanti, l’hanno resa simbolo di un piccolo quartiere cattolico, il Frankika.
Foto di Klaus Stebani da Pixabay
E a Santorini cosa fare se non vivere la notte a Fira?
Anche qui come nel resto dell’isola, l’affaccio sulla Caldera offre scorci davvero incredibili e un aperitivo imperdibile davanti al tramonto più bello di sempre. Ma a Fira c’è vita anche di notte.
Dalla piazza Theotokopoulou si dirama la vita di Fira. Si può salire nella parte alta camminando lungo via 25 Marzo, ma anche scendere verso il Porto. Qui ci sono diverse scelte: o a piedi, facendoti ben 500 scalini ripidi, oppure a dorso di mulo, o tramite una funivia panoramica.
Fira ospita diverse attrazioni. Innanzitutto le chiese. Sia la Cattedrale Ortodossa, con l’immensa cupola bianca, che la Cattedrale Cattolica di San Giovanni Battista, con una vista mozzafiato, sono due elementi autentici dell’intera Santorini.
Poi quattro musei importanti:
- Il Museo Megaro Ghizi e il Museo del Folklore. Il primo è situato all’interno di un’antica dimora patrizia e è diventato sede di concerti all’aperto, eventi e spettacoli; il secondo è intitolato al giornalista Lignos che è stato il sostenitore della divulgazione del patrimonio culturale di Santorini.
- Il Museo Archeologico di Fira e il Museo della Thira Preistorica. In entrambi emerge una grande storia e tanti reperti interessanti di cui approfondire l’origine. Nel Museo Archeologico di Fira ti preparerà a visitare l’ultima tappa del nostro viaggio: Akrotiri.
E infine la storia
Akrotiri, o meglio, quello che si crede essere stato il continente perduto di Atlantide, chiude la mezza luna sulla Caldera, dalla parte opposta a Oia. Il sito archeologico di Akrotiri, rinvenuto solo nel 1860, non svela la totalità della sua estensione, nonostante gli scavi effettuati fino ad oggi.
Ma è di certo un piccolo gioiello sull’Egeo, di cui un tempo era Porto incontrastato.
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